Il grattacielo Heal-BERG in California

Nato da un’idea dei progettisti Luca Beltrame e Saba Nabavi Tafreshi dell’Università della California, l’Heal-BERG, premiato con una menzione d’onore in occasione dell’Evolo Skyscraper Competition 2017, è il futuristico grattacielo della salute (da heal, che in inglese significa guarire) che probabilmente non verrà mai costruito. È un progetto che riprende le forme di un iceberg, asettico quanto basta e minimalista, ma con un baricentro verde e multi sfaccettato.

Pensato come un eco-grattacielo galleggiante sarebbe in grado di purificare e guarire l’ambiente, con la conseguenza di invertire gli effetti del cambiamento climatico. Infatti, il grattacielo “respira” l’anidride carbonica presente nell’atmosfera ed “espira” ossigeno, grazie ad una nuova tecnologia laser che innesca un processo in grado di spezzare le molecole di diossido di carbonio e ottenere atomi di ossigeno.

Il secondo aspetto sul quale si concentra la filosofia della struttura è invece la produzione di energia tramite lo sfruttamento di flussi d’acqua a diversa salinità e del vento che viene incanalato in turbine grazie ai profili aerodinamici dell’edificio. Quindi, le tecnologie rinnovabili rendono il grattacielo autosufficiente sul fronte energetico.

«La visione per l’Heal-BERG – come si legge nella presentazione del progetto – è quella di creare complessi indipendenti (in termini di energia e mobilità), progettati per fermare, guarire e invertire il processo di cambiamento climatico e il suo impatto sulla Terra. Siamo andati in missione per raccogliere alcune delle più recenti innovazioni tecnologiche provenienti da tutto il mondo, e combinarle assieme come elementi di un’inclusione più grande che operano insieme per raggiungere un obiettivo, la sopravvivenza».

Progetti come questo dimostrano come sia in atto una presa di coscienza da parte degli addetti ai lavori e come le iniziative che puntano a ridurre l’impronta ecologica degli abitanti nelle città arrivino da diversi Paesi, con soluzioni efficaci e dall’impatto visivo sorprendente.

“The coolest futuristic skyscrapers that will (probably) never be built”, document available at: http://www.telegraph.co.uk.

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