TECNOLOGIA VERDE

L’importanza delle risorse naturali

Ogni anno il surriscaldamento urbano e l’inquinamento producono tre milioni di vittime in tutto il mondo e le ondate di calore continueranno ad aumentare con l’aumento esponenziale degli abitanti delle città. Entro i prossimi 40 anni, infatti, la maggior parte della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane e, per far fronte alle diverse esigenze abitative dell’uomo con soluzioni sostenibili, l’architettura dovrà collaborare in maniera determinante con la natura.

La resilienza urbana può essere definita come la capacità di una comunità, di rimbalzare da una crisi, quale quella causata da un tragico evento naturale.

Per aumentare la resilienza possiamo da una parte promuovere azioni di mitigazione e prevenzione del rischio, per ridurre l’impatto di un possibile evento eccezionale e, dall’altra, predisporre strategie progettuali per la gestione della crisi, allo scopo di ridurre i tempi e le difficoltà di recupero post-evento eccezionale.

Oggi, per chi si occupa della valorizzazione degli edifici, la vera sfida è quella di riuscire a combinare le esigenze dell’edificio, esistente o nuovo, con quelle degli occupanti, con attenzione a una gestione economica più scrupolosa al fine di limitare la richiesta di energia e l’impatto ambientale.

Gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico globale e svolgono un ruolo determinante nel settore dell’energia, poiché si prevede che la domanda di energia degli edifici continuerà a crescere a livello mondiale nei prossimi decenni.

Secondo il rapporto dell’International Energy Agency (IEA) «le fonti energetiche a basse emissioni di carbonio soddisfano circa il 40% della crescita della domanda globale di energia.

In alcune regioni, la rapida espansione dell’energia eolica e solare solleva questioni fondamentali circa la progettazione di mercati dell’energia e la loro capacità di garantire investimenti adeguati e affidabilità a lungo termine». Quindi, anche le fonti rinnovabili crescono, ma non dappertutto nello stesso modo.

La Germania è uno dei Paesi all’avanguardia in questo senso, essendosi data l’obiettivo di ridurre le emissioni dei gas serra dell’80-90% entro il 2050 e di portare le fonti rinnovabili a coprire il 60% del consumo energetico del Paese.

 In Italia, dal 2005 al 2013 le emissioni di gas serra si sono ridotte del 25% a un ritmo medio del 2,8% per anno. Nonostante questo, Gabriele Zanini, responsabile della divisione Modelli e tecnologie dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), sottolinea che «in Italia resta ancora alto l’impatto negativo dell’inquinamento atmosferico sulla salute e gli ecosistemi».

Il settore immobiliare ha un notevole impatto sul sistema dell’energia e sull’utilizzo delle risorse naturali e non si possono ignorare i danni all’ambiente che il settore edilizio ha provocato negli ultimi decenni.

Diventa sempre più impellente attribuire un valore economico alle risorse ambientali o, in altri termini, riferirsi agli ecosistemi per interpretare e riorganizzare le attività del settore delle costruzioni.

Negli ultimi tempi alcune aziende hanno cercato di responsabilizzarsi, rispetto all’impatto ambientale delle nuove costruzioni, cercando di gestire meglio le risorse a disposizione, costruendo con prodotti naturali e non tossici, al fine di garantire un comfort e una salubrità maggiori degli ambienti.

L’efficienza energetica svolge un ruolo chiave nel contesto dello sviluppo sostenibile perché contribuisce al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2, considerata il principale gas responsabile del cambiamento climatico, favorendo il benessere psicofisico e mentale degli occupanti l’edificio.