Abbiamo già avuto modo di descrivere un esempio di edifico bionico e di spiegare cos’è un edificio bionico, inteso come un edificio evoluto. I progettisti bionici usano due differenti approcci per l’elaborazione dei loro progetti.
- Con il primo approccio, il progettista imita l’aspetto esterno delle forme naturali, ottenendo così edifici che riflettono la bellezza della natura e dell’ambiente ad essa circostante;
- Con il secondo approccio, il progettista lavora rivolgendo lo sguardo alla struttura, alle relazioni esterne ed interne presenti in natura e alle proporzioni dei suoi componenti. Ciò significa che vengono simulate ed implementate le relazioni riscontrabili in natura, che governano la fase creativa e quella relativa alla struttura.
Esempi di applicazione del primo e del secondo approccio sono:
- Il tropismo, movimento di un organismo o di una sua parte determinato dall’azione di uno stimolo esterno;
- Il fototropismo, la proprietà di un organismo di orientarsi rispetto alla luce;
- L’eliotropismo, ovvero la proprietà di un organismo di orientarsi rispetto al sole.
Si tratta di 3 concetti utilizzati in modo efficace per l’architettura adattiva, consentendo di catturare o allontanare l’energia del sole, per avvicinarsi quanto più è possibile al benessere termoigrometrico determinato dalle condizioni climatiche esterne ed interne dell’edificio.
L’involucro di un edificio nell’edilizia bionica. Il caso della Seine di Parigi
Uno dei “segreti” di un edificio bionico è l’involucro esterno, la pelle dell’edificio. Un involucro edilizio che risponda alle esigenze di un edifico bionico dev’essere progettato in modo da utilizzare fonti energetiche rinnovabili per la climatizzazione. Inoltre, deve essere anche in grado di gestire in modo dinamico i flussi energetici in entrata e uscita, in termini di guadagni e perdite di capitale energetico.
Avere a che fare con l’architettura bionica comporta un atteggiamento diverso nei confronti dell’architettura. Secondo i pionieri in questo campo, la forza e lo scopo di quest’architettura stanno nell’uso proprio degli elementi che si adattano all’ambiente naturale, consentendo di ottenere edifici sempre più sostenibili. Uno dei principali obiettivi dell’architettura bionica è rendere vivo un edificio e mostrare la sua reale fattibilità.
Il clima di Parigi non è mediterraneo ma temperato. Tuttavia, durante la stagione estiva sono possibili influenze continentali che possono rendere alcune giornate particolarmente calde. Questo esempio ben rappresenta uno dei lavori di bio-architettura più interessanti di Shigeru Ban, il quale da sempre ha fatto dell’edilizia green uno dei suoi punti di forza e rappresenta un caso importante per capire come un edificio si trasforma, adattandosi in presenza di particolari condizioni ambientali.
Pertanto, l’attenzione posta ad un edifico come la Seine Musicale rappresenta un utile studio per l’applicazione dell’architettura bionica nei contesti mediterranei, come quello dell’Italia. Quel che qui interessa sottolineare è che le possibilità offerte dalle tecnologie avanzate possono essere sfruttate non solo come fonte di risparmio energetico, ma soprattutto come elemento innovativo capace di migliorare la qualità della vita negli ambienti interni.
Il compito dell’involucro edilizio
Infatti, è compito dell’involucro edilizio far sì che, nonostante la variabilità che caratterizza l’ambiente esterno, le condizioni all’interno dell’edificio siano stabilmente più confortevoli. Questo implica il controllo di tutti gli aspetti del benessere ambientale, sia illuminotecnico, che acustico e termoigrometrico, ed il corretto uso dell’energia.
Una corretta progettazione dell’involucro permette un maggiore isolamento delle abitazioni dalle temperature esterne e consente conseguentemente una riduzione dei consumi energetici. Nel nostro paese, invece, la maggior parte degli edifici non sono isolati o lo sono in modo del tutto insufficiente.
Anche un edificio a energia quasi zero è dotato di impianti. Infatti, in alcuni casi, soprattutto nei paesi con clima mediterraneo e umido è necessaria l’integrazione tra tecnologie bioclimatiche di involucro e i sistemi impiantistici a consumo di energia non rinnovabile.
Le caratteristiche della Seine musicale di Parigi
Dal punto di vista del un nuovo approccio bionico al progetto, un esempio originale è quello della Seine Musicale di Parigi. L’ultimo progetto futuristico dell’archistar giapponese Shigeru Ban e del francese Jean de Gastine, realizzato nel 2017. La Seine Musicale è una cittadella musicale di 35000 mq circa, costruita sull’Ile Seguin, una piccola isoletta sulla Senna, nel comune di Boulogne-Billancourt, sull’antico sito industriale della Renault, rispettandone l’identità con i suoi grandi volumi in cemento.
L’edificio è caratterizzato da un auditorium dall’iconico volume ellissoide, ispirato alla forma di un grande vascello sulle rive della Senna, anche se i parigini lo hanno già ribattezzato come “l’uovo di vetro”. È impostato su una struttura a base esagonale costituita da 4.000 mq di vetro e più di 1.700 elementi di carpenteria di legno lamellare fibro-rinforzato (Glulam) di abete rosso e faggio progettati, forniti e montati dai tedeschi di Hess Timber. In totale vi sono 900 mc di legno.
La struttura sostiene una grande vela alta 45 metri, impostata su una struttura reticolare metallica e ricoperta da uno strato di 800 mq di pannelli fotovoltaici, per massimizzare in questo modo l‘accumulo termico e lo sfruttamento di una fonte rinnovabile di approvvigionamento energetico. Ogni quindici minuti, la vela ruota come un girasole (secondo il principio dell’eliotropismo), orientandosi e seguendo la rotazione del sole e fornendo all’intero complesso tutta l’energia di cui ha bisogno.
Un mosaico dai colori cangianti dal verde al rosso decora l’involucro acustico, mentre l’interno è caratterizzato dalla geometria più spigolosa d’un soffitto formato da un assemblaggio di listelli di legno, carta e cartoni, e da rivestimenti lignei alle pareti, per creare un ambiente dal motivo denso e armonioso. Uscendo, la promenade rivela la struttura in legno e la vista panoramica sul paesaggio circostante.
Naturalmente, il bilancio effettivo dell’intervento sarà rilevabile nel tempo, ma il progetto futuristico è un altro spunto di riflessione che mostra il tentativo di inserire un edificio all’interno dei “flussi energetici dell’ecosistema”, per trarre dall’ambiente le risorse per il proprio equilibrio climatico.
Qual è un esempio di edificio bionico che conosci? Suggerisci e proponi nei commenti